Piacevole e divertente via in queste giornate invernali. Ottime le segnalazioni con bollini in bianco per tutto il percorso e con artistici ometti che sembrano costruiti anche sui rami. Speroni rocciosi ben ammanigliati costringono ad arrivare in vetta utilizzando non solo le gambe. Nessun passaggio particolarmente difficile. Ovviamente, se si decide di farla in libera (soluzione assolutamente fattibile) occorre un pò di attenzione sui grandi e numerosi appigli di questa bella roccia. Molti sali e scendi su divertenti crestine, soprattutto nel primo tratto. Nell’ultima placconata finale abbiamo deciso di tirar fuori la corda nonostante gli ottimi appoggi (una caduta in quel tratto non si racconta di persona su Gulliver). Via sconsigliata a chi ritiene che l’arrampicata consista solo ed esclusivamente nella ricerca del “grado”. Discesa praticamente con il buio. Grazie a chi ha avuto la bella idea di trovare e di consigliare altri modi per salire sul Musinè.