- Accesso stradale
- Strada percorribile fin sotto a La Riposa,quasi tutta asfaltata.
Dissento in buona parte dalla descrizione della gita che di comodo non ha pressochè nulla se non il tratto di sentiero che conduce al Rocciamelone;il percorso e il terreno sono da fatica pura e da amanti delle progressioni in sofferenza.
Per chi si vuole cimentare in una gita così che è comunque di soddisfazione consiglio di svolgerla anche in salita come l’ho fatta io in discesa ovvero aggiungere circa 200 m di dislivello ma togliersi tanta fatica.
Anzichè abbandonare il sentiero che da La Riposa va al Rocciamelone all’altezza di Fontana Taverna e camminare malamente su scomodo pendio erboso continuare a percorrerlo fino sotto al Rifugio Ca’ d’Asti e prendere il bel sentiero sulla destra in direzione Malciaussia.
Poi come da relazione passato il secondo corso d’acqua(ora ridotto a rigagnolo) salire per debolissime tracce sui prati fino a raggiungere la bastionata.
Da qui a mio giudizio non percorrere tutta la cresta lunga e sfasciumosa ma salire sulla pietraia sotto la cresta fino al canalone(passaggio obbligato).
E’ ripido con roccia che cade da sotto i piedi e si sgretola tra le mani, ma che – se non fosse per la natura del terreno-non presenta nessuna difficoltà.
Si sbuca in cima e alla piccola croce di vetta.
Assolutamente da evitare con nebbia o pioggia
Gita in ambiente ma faticosa che richiede attenzione per individuare i passaggi migliori e per affrontarli.
Vivamente consigliato il casco
Visti camosci,stambecchi,rapaci.
Ottima sosta al Cà d’Asti con gentilissima accoglienza del gestore e buona birra a prezzo onesto.
Temperatura gradevole per via del vento non forte che c’è stato quasi tutto il giorno, qualche nube di calore nel pomeriggio.
Con Sandro