non semplice trovare l’attacco della ferrata; assenza di indicazioni utili (solo due cartelli, uno appena usciti dalla funivia, per chi la prende, l’altro nei pressi del lago) entrambe non danno comunque una indicazione precisa; il percorso è stato individuato grazie alle indicazioni di un addetto alle funivie
dal lago costeggiare a sinistra ed imboccare, dopo un breve tratto in piano, un ripido sentiero che termina su di un “trucco” erboso; qui è presente un bivio; il sentiero che scende (sx verso di salita) è l’inizio del traverso; presenti corde fisse; il pendio è molto ripido ed a tratti esposto e stretto; in alcuni punti invaso dalla scivolossissima erba ollina; ci si impiega dal lago 1 h, dal bviio 40 min. bisogna crederci che c’è la ferrata in quanto non è visibile fino a quando non ci si arriva molto vicino, coperta da due crinali che vanno superari sempre in traverso seguendo le indicazioni con tacche di vernice rossa, sbiadite ma molto frequenti.
la ferrata inizia in un piccolo diedro; divertente, assolutamente in ordine se non fosse per due gradini che muovono; non particolarmente difficile, la classificazione D mi pare persino eccessiva (forse la parte più difficile è il traverso)
sempre esposta al sole in questa stagione (con una giornata come ieri da impazzire)