Saliti dal fondo valle, da Granerolo (frazione di Omegna) per la via delle Cave, per traccia di sentiero e poi seguendo greto del torrente mantenendo sempre la sinistra ad ogni sua biforcazione. Superato passaggio con frana, albero e cascata da aggirare sulla sinistra, poi su roccette (1 pa 4 grado) non protette fino ad una sosta con 1 spit, poi per 50 metri disl. per pratone fino all’attacco: 2.30 ore (seguiti alcuni bolli gialli sbiaditi).
Via lunga su roccia magnifica, rugosa e con buon grip in stile alpinistico con soste a spit da unire. Primi 3 tiri un pò sporchi e da ricercare (1/2 o 3 spit a tiro). Dopo segue altro intervallo erboso di 100 metri disl. da risalire per erba alta.
La via poi riprende (scritta in blu alla base “Valentina”) con un tiro di 6a delicato, poi tra alcuni alberi, belle placche e risalti, fino a raggiungere il tiro di 6a+, esposto, con 2 tratti in dulfer (proteggibile con 1 friend) e poi placca delicata. Solo 4 spit a circa 10 mt: richiede padronanza del grado e piede spalmato ! Il penultimo tiro è possibile salire lo spigolo (6a) oppure, più a destra per fessura: ci son 2 spit e passaggio 5c. In totale contati 14 tiri alcuni da 50 metri e 6 ore.
Ambiente selvaggio, salita lunga dal fondovalle ma che dà il senso vero alpinistico a due passi dalla pianura. Bel panorama eccetto per capannone di fondo valle. Calarsi sulla via per una ritirata sconsigliabile. Dalla fine della via si sale in mezz’ora per sentiero comodo fino alla strada del Mottarone, da lì si può scendere a piedi per sentiero Omegna.
Noi visto l’orario (20.00) abbiamo cenato e poi ottenuto un passaggio in auto dalla cameriera. Genitilissimo il gestore dell’albergo ristorante “Casa della Neve” che ci ha fatto mangiare (e anche bene !) pur non avendo con noi moneta per saldare subito il conto ma solo all’arrivo successivo in valle al posteggio dell’auto. Lasciata ovviamente una discreta mancia per l’apprezzabile cortesia e un sentito ringraziamento.