Morrone (Monte) Rava Macaragna

Quinto e ultimo giorno in Abruzzo. Siamo saliti dalla Rava Grande, più larga e comoda, anche se nella parte bassa c’è solo qualche lingua di valanga. Calziamo i ramponi all’inizio della rava e si cammina bene anche sulla teppa. Saliamo con gli sci sullo zaino fino all’anticima, dove li calziamo per il breve tratto pianeggiante che conduce alla croce di vetta. Dopo 2 giorni di pioggia e nuvole finalmente torna il bello. Condizioni top: sole, aria limpida e fresca, cielo blu, e in alto la spolverata di neve fresca in via di trasformazione che rende tutto perfettamente candido. Saliamo con un evidente senso di beatitudine! Dalla cima panorama splendido che va dalla Maiella al G. Sasso al mare. Con calma ci prepariamo e iniziamo una discesa che sarà fantastica. Variando le esposizioni si può scegliere tra la neve ancora dura, il firn, o la marcetta, sempre intonsa. Siamo soli in tutta la montagna. Cos’altro è la felicità? La neve arriva fino alla fine della rava Macaragna, dove inizia la bella passeggiata defatigante di mezz’ora su stradello erboso, in piano fino alla macchina.

Partiti alle 7.15. In cima verso le 10.30. Di nuovo all’auto verso le 12. Ottimi orari per la neve e per la necessità di tornare a casa in giornata…
Fine della vacanza di 5 gg e 4 gite in Abruzzo. Quanto ci è piaciuto!
Un grazie enorme ad Annibale, il Gran Visir dell’Appenino, contattato tramite Gulliver, che pur non conoscendoci ci ha consigliato questa gita, quella sulla Maiella e dato una montagna di info utilissime e aggiornatissime.
Come sempre queste belle storie di montagna e amicizia dipendono in gran parte dalla qualità del gruppo. Ho avuto la fortuna di stare con quattro ragazzi eccezionali: Fellatz, lamentoso ma inarrestabile, specie con la bottiglia, Fabricino, sempre forte e saggio anche da papà (malgrado qualche svarione), Rickyalp, i miei polpacci preferiti, dal cuore grande. Ma su tutti, il nostro nuovo acquisto Steu, solido come una roccia, forte, inarrestabile.