Sono tornato dopo un anno per chiudere il conto in sospeso che avevo con questa via.
Consigliati i friend se si vuole ridurre un po’ l’ingaggio psicologico ma non indispensabili, noi non li abbiamo usati.
L1 salire puntando al chiodo (alto) e successivamente salire in verticale puntando i numerosi cordoni in clessidra (marci). Sosta sotto la nicchia su 3 punti collegati con cordini.
L2 tiro di 40 metri in traverso verso dx in massima esposizione, a mio avviso il più bello della via. Fondamentale allungare le protezioni e a tratti salire/scendere per cercare gli appigli migliori. Tiro ben chiodato, sosta a fix con catena.
L3 tiro chiave , attraversare a destra per qualche metro fino a reperire il primo chiodo, da lì il tiro sale sempre verticale e sostenuto. All’inizio conviene tenersi sulla destra dei chiodi. Sosta su spit e catena , in alternativa su può sostare sulla sosta originale posta di fianco.
L4 traversare a dx verso un chiodo, poi puntare verso l’alberello con cordone, qui la via è di più difficile interpretazione, probabilmente proseguiva verticale sulla destra di un cespuglio, ma non abbiamo visto chiodi , per poi arrivare ad un chiodo e con traverso a sinistra giungere alla sosta.
L5 salire in verticale puntando al chiodo con passo un po’ fisico, poi salire sempre verticalmente fino ad un chiodo nascosto dietro ad un cespuglio, da lì attraversare decisamente a destra fino a reperire la sosta di calata altrimenti non visibile dal basso.
Con 3 calate si giunge alla base.
Vai classica ma mai banale su roccia spettacolare.
Merita sicuramente una ripetizione.
La parete va in ombra verso le 14 quindi in base alle temperature fate le vostre considerazioni.
Bellissima giornata in compagnia di Michelino, Tommy e il Drago