Monviso Parete Sud

Monviso Parete Sud
La gita
sborderzena
17/11/2012

Gita in compagia di Robi-B.O.B.-Garnero. Una magia che si realizza in un pomeriggio di fine autunno…
Il giorno prima da R. Meano con il binocolo faccio la radiografia alla parete: asciutta, essenziale, ma continua. Sembra una pazzia, partire da Castello e in giornata salire sul Viso. Domenica la meteo non sarà bella e allora si và…sono le 4 del mattino quando ci incamminiamo. Il cielo nero e profondo ha tante, troppe, stelle per essere contate tutte e allora ogni tanto, mentre cammino, alzo lo sguardo per ammirare lo spettacolo sopra la mia testa.
Scambiamo due chiacchere, ma c’è da “andare” e la traccia di ieri ci guida nel buio e regge i nostri pesanti passi. Raggiungiamo il canale magro, ma sciabile, delle Forciolline e ramponi ai piedi lo saliamo. Lungo, lungo…e intanto albeggia e le montagne dietro di noi si incendiano di rosa, arancione…faccio qualche foto, ma non voglio perdere troppo tempo, così mentre salgo ogni tanto giro la testa per guardare queste luci, questi colori…
Il bivacco è un’oasi…splendido e funzionale. Ci riposiamo e io mi addormento una ventina di minuti. Il pensiero mi desta e si deve ripartire. Superiamo il lago gelato solo ai bordi. Lo attraversiamo guardinghi, fare un bagno oggi non sarebbe l’ideale. Ora la parete davanti a noi ci incoraggia e mi da nuovi stimoli, ma tanti forse troppi i dubbi che mi “tarlano” la mente: come troveremo la neve? L’incognita rimane sino a quando calpestiamo, ramponi ai piedi, il pendio di accesso alla rampa-traverso. Dura e trasformata! Saliamo, bob vola mentre io, dannatamente, arranco dietro di lui…ogni tanto mi aspetta e io provo a raggiungerlo..ai fornelli sorpresa, c’è neve..oramai non manca molto, ma io sono in rosso, tutte le spie di bordo sono accese e i miei passi sono diventati al “replay” ma voglio arrivare…ultima difficoltà: superare un masso dove bob mi aspetta e al quale passo lo zaino che non mi permette di salire in sicurezza. Arrivo in vetta, sono commosso e felice di essere lì, sono contento che le condizioni sono ottime. Ci riposiamo un pò,ma tra poco dobbiamo scendere perchè la luce in questo periodo dura poco anche se è di una tonalità particolare. Soffusa. Discreta.
La discesa sarà impegnativa e non banale. La neve essenziale condiziona le traettorie e ci obbliga a curvare con precisione. Ma è bellissimo…
Il buio ci raggiunge nel bosco e le frontali illuminano il sentiero che stancamante, ma felici, ci riporta all’auto…
Una magia…du bon ski

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