- Accesso stradale
- ok fino al pian del Re
Notte in rifugio tribolata a causa della camera affollata e dei rumori causati dal vento. La sveglia proposta dai gestori è troppo presto e quindi ci avviamo con molta calma, lasciando gli altri a ravanare al buio per trovare l’attacco: dal sentiero vedevamo le frontali vagare impazzite sulla roccia alla ricerca della partenza della via. Noi arriviamo per ultimi e ci accodiamo dietro 4/5 cordate partendo a colpo sicuro. Qualche pietra cade dalle cenge qui all’inizio.
Noi saliamo slegati la prima parte e poi ci fermiamo per legarci e lasciare un po’ di terreno alle altre cordate. Saliamo tutti i torrioni e verso le 12 siamo in cima.
Per il Saint Robert: salire nel diedro a sx della targa (qualche grosso chiodo e un cordone) fino ad una sosta su cordoni, poi NON salire lungo le placche sulla verticale della sosta (lungo spezzone di corda nuova in posto, forse abbandonato da qualcuno in ritirata), ma traversare verso dx fino ad un terrazzino vicino allo spigolo; il tiro successivo parte a sx di un muro liscissimo, (chiodo visibile in alto); dal chiodo salire in lieve obliquo a dx fino ad un altro chiodo cassin giallo, da qui ancora obliquo a dx fino ad una cengia, sostare vicino allo spigolo a dx su chiodo da rinforzare con fettuccia; infine aggirare lo spigolo e dopo un ultimo passaggio atletico salire in cima al torrione per risalti più facili.
Grande soddisfazione scalare finalmente questa cresta. A mio avviso modo più diretto e conveniente di salire in cima al Viso rispetto alla normale.
Un saluto ad Alessio e al mitico Mando incontrati in cima.
Con Luca