Monviso, Colletto Pensa Parete Ovest, diretta del triangolo

Monviso, Colletto Pensa Parete Ovest, diretta del triangolo
La gita
sborderzena
25/04/2013

Gita in compagnia di Alain-Diego-Flowered. L’istinto ci porta a pensare che possa essere ben innevata. Il meteo vaneggia…andiamo? Non andiamo? Un tedioso walzer che quest’anno le bizzarrie del meteo ci fanno ballare di sovente. Funcul andiamo a vedere, la caldazza estiva arriverà prossimamente. O adesso o il prossimo…
La salita al Vallanta è un calvario. Sfondo come un cinghiale e lo zaino oggi è devastante per i miei dischi paravertebrali. E il meteo maffo ci toglie parzialmente l’entusiasmo di cui avremmo invece bisogno per superare questa prova di fatica. Ma non doveva essere bello nel pomeriggio? Funcul ai siti meteo!!! Ci crediamo. Saliamo e finalmente al Vallanta oasi senza palme e cammelli, ma accogliente bivacco che alcuni cugggggini trans-alpini hanno pensato di sporcare per bene lasciando immondizia e bottiglie di vino varie. Chissà se dalle loro parti fanno così…funcul!! Un pò ripuliamo e poi ci prepariamo la solita cena…ravioli e affettati vari oltre al “mio formaggio” raschera dop from Cristina’s family. Du bon cena! Ma sta cax di nebbia non molla…siamo in ansia..se non rasserena non rigela, visibilità zero…ciao salita…tanta fatica…ma ci crediamo e mi giro e una stella!!! Dai che è sereno!!! Ritiro il funcul ai siti e usciamo a festeggiare il cielo azzurro! Siamo euforici…per così poco, ma stanotte rigela e possiamo giocarcela. La luna quasi piena entra dalle finestre del rifugio e arriva nel mio caldo giaciglio. Mi sento bene. Notte Alain..notte Sbo…
Colazione e come automi siamo già pronti. Scendiamo dalle scale del rifugio, mi sento come un astronauta che esce dalla sua navicella e si prepara a camminare nello spazio. La luna imbianca la bianca neve. Non servono le frontali. Sono le 4. In silenzio, ognuno di noi con i ns pensieri, raggiungiamo l’attaco. Ramponi ai piedi e la prima luce ci guida al passagio per salire al primo nevaio. Neve ottimale…saliamo veloci, superiamo una micro-goulotte e siamo già nel secondo nevaio. Ieri sera ho messo la Taurina nel brodo…saliamo, ma il meteo peggiora improvvisamente. La punta è nelle nebbie e intorno a noi un cielo lattiginoso non promette nulla di buono. Ma porca! Cosa facciamo? E’la domanda che ci poniamo a vicenda. La risposta è vaga…saliamo..si ma se peggiora siamo del gatto…cax! cax! Proviamo, continuiamo ma più lentamente. siamo ancora in tempo per girare i carri…tentenniamo di fronte la goulotte…poi si apre velocemente così come si era chiuso. Pazzesco!!! Intravediamo alla ns dx una cengia che con buona probabilità ci fa bypassare la fascia rocciosa. Esposta ma ben innevata ci conduce alla base del triangolo. La neve qui è ancora meglio: farina butterata. Come trattori raggiungiamo il colletto dal quale ci affacciamo…nebbia! Eeehhh allora ditelo. Ci prepariamo e iniziamo a scendere. Visibilità buona meno male! Percorriamo un tratto in descalada di circa 15m-20m su neve interrotta da rocce affioranti e ricalziamo gli sci e giù nella cengia. Un abalakov ci consente in tutta sicurezza di calarci quei 10m dove si trova un breve tratto di neve durissima-ghiacciata. Già che c’è…e siamo sull’ultimo traverso che ci immette nel nevaio centrale. Siamo quasi nei premi…goulottina descalada e siamo al primo nevaio. Alain a sx io a dx ce n’è per tutti…raggiungiamo il raccordo e con un pò di “appeso” riusciamo a passare sci ai piedi-tolti un metro causa breve risalita-
Alain mi aspetta seduto. Lo raggiungo e ci stringiamo la mano…
Il resto è un rientro veloce sino alle grange e poi il solito rientro a piedi, ma stavolta dolce come non mai…
Oggi il Monviso ci ha accolto e voluto bene. Ci ha permesso di scendere la sua parte più aspra e difficile. Quella più spettacolare, ma maggiormente e gelosamente nascosta.
Una esperienza particolare…
du bon ski
N.B. come ricorda M.Conti la via alpinistica “Diretta al Triangolo” non segue il percorso sciistico, ma se ne discosta e nella parte bassa e in quella alta.

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