- Accesso stradale
- ottimo
Salito e sceso dal percorso del Passo Veilet (ed ho fatto bene per la presenza di una spolveratina della notte sopra i 1900 nei punti in ombra).
Rapido avvicinamento su stradina e poi bel sentiero fino al Passo Veilet, dove per il forte vento ho optato per un piano di riserva: sono sceso di 200 m per provare ad arrivare in cima dal crestone est…. Ravanata mostruosa per poi arrivare ad un intaglio roccioso incasinato, risultato dietro front.
Vabè, risalgo al colle ormai poco speranzoso ma intanto il vento ha mollato decisamente, così proseguo per il percorso standard. C’è da prestare molta attenzione in un passaggio sul lato Vallone d’Ovarda dove una recentissima frana ha travolto il sentiero, ma si passa lo stesso, il problema sono massi ancora sospesi e pericolanti! Da fare molto rapidamente. Dopo la traccia torna facile, esile ma elementare. Un nevaio abbastanza esteso nell’aggiramento di un costone (ho usato i ramponi per la neve marmorea) e poi un po’ di nevischio/grandine su fondo di erba olina fino alla base del crestone sud-ovest che adduce alla cima.
Qui percorso facile, un po’ ripido, dove conviene appena possibile stare sul crinale dove c’è una buona traccia (evitare di incasinarsi sui pendii erbosi a sud).
Una gita che doveva essere tranquilla mi ha invece fatto penare e ravanare non poco. Giornata tersa come poche in queste valli, ventosa fino a metà mattinata poi gradevole. Tutti i percorsi della zona in condizioni escursionistiche.