Monticchio da piazzale Erica

Monticchio da piazzale Erica
La gita
paoloemme
3 22/03/2011
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1400
Equipaggiamento
Telemark

dopo una dozzina di giorni di superlavoro, anche i sabati e le domeniche, adesso ho qualche giorno libero e ne sto approfittando per delle belle gite sulle montagne biellesi. Ieri la Muanda e oggi il Monticchio. Prima di tutto volevo segnalare che la partenza a quota 1305, per il versante sud, in realta’ non e’ a piazzale Erica ma a piazzale Monticchio. Normalmente questa gita viene fatta da scialpinisti biellesi che non ci fanno caso perche’ gia’ la conoscono come le loro tasche pero’ chi e’ forestiero, come lo sono io, seguendo la descrizione si trova un attimo in difficolta’ perche’ esiste un piazzale Erica ma e’ un cento metri di quota piu’ in basso, sotto la Sella del cucco, mentre tutta la descrizione di questa gita lascia pensare che si parte dal piazzale Monticchio dal quale sono partito io.
Ho messo gli sci dopo un’ottantina di metri di dislivello e salendo nella conchetta la neve non era granche’, un po’ crostosa. Si tenga comunque presente che sono partito dalla macchina alle 11,45. Il percorso e’ evidente, su belli e facili pendii tutti a sud. Oggi era una giornata bellissima, calda, con poco vento. Ho fatto la gita in maglietta, mettendo la giacca a vento e lo zuccotto solo in cima. Bei panorami dalla cima; in particolare ho guardato l’Asnas dove penso di andare domani. Ho portato con me il cane, che si e’ comportato come al solito. Per la descrizione del suo comportamento si puo’ vedere la mia relazione di ieri sulla Muanda. In discesa neve BELLISSIMA, un velluto primaverile nel quale i miei due sci (Romolo e Remo) andavano da soli, con belle, larghe, curve telemark su pendenze ideali. Per avere un’idea di come a volte Romolo e Remo possono comportarsi ben diversamente basta dare un’occhiata alla mia relazione sulla Leretta da sud ovest, nella val di Gressoney. L’unica nota dolente, per questo solo 3 stelle, e’ la brevita’ della gita. In discesa siccome la neve della conca della cascina era brutta (crostosetta) sono andato sul costone che rimane a destra scendendo rispetto alla conca pero’ qui anche se era un po’ meglio (solo un po’ perche’ dai 1450-1500 in giu’ tendeva ad appesantirsi, alle 13,30) finiva addirittura a 1420, rispetto ai 1390 della conca. Quindi un tratto di un centinaio di metri di dislivello a piedi nei prati. La gita e’ facile e a parte la brevita’ e il tratto a piedi, merita. Si sale in piu’ o meno un’ora, andando piano come faccio io, e la discesa e’ veramente un attimo, del resto si sa che le cose molto belle durano poco. In cima ho incontrato 3 ciaspolari.

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