- Accesso stradale
- 8 euro due giorni
Neve da 150 m circa sotto il bivacco. Il sentiero estivo sparisce e ci si arrangia cercando di non fare il bagno nei torrenti. Bivacco spettacolare, perfetto e ben pulito, inserito in un contesto ambientale unico. Partiamo presto immaginando la ravanata che ci avrebbe aspettato. Saliamo seguendo una vecchia traccia su neve mediamente portante fino al ghiacciaio. Questi è in condizioni eccellenti, nessun crepo aperto tranne quelli giganti. Arriviamo velocemente alla parete che presenta un attacco facile, nessuna terminale. Dopo solo 35 m c’è un punto ghiacciato e pieno di pietrisco, una roba pericolosa seppur non così difficile. In qualche modo saliamo a monte di sto merdaio, rincuorati da un anello di calata nuovo di pacca! Salendo la neve è portante solo a tratti, ma supera in più punti i 45 ° dichiarati. Uscita in cresta più facile per neve dura e crestina finale elementare. Appena contro le rocce nei pressi del punto di uscita in cresta, c’è un anello di calata, ma servono 30-35 m per arrivare a un anello inferiore; noi avevamo una corda da 50 m e abbiamo disarrampicato faccia a monte fino a una sosta. Da qui con un’altra calata da 10 m si arriva all’ultima fondamentale che deposita altri 25 m verticali al conoide. Discesa poi ok sul Ghiacciaio, tremenda negli ultimi 150 m prima del bivacco per neve sfondosa. Dal bivacco attenzione sui nevai poi pilota automatico fino a Valnontey. Nessuno in giro, Wilderness assoluta. Meraviglioso. Il telefono non prende praticamente mai dopo i casolari, al bivacco nulla, forse in cima c’è campo.
Con Davide e Matteo per una due giorni indimenticabile, bravi tutti. Valnontey fantastica, difficile trovare ambienti più piacevoli.