Ottimo rigelo. Ghiacciaio tranquillo. Solo un crepo a meta’ salita scavalcabile con facilita’. Cosi come la terminale, anch’essa superabile senza problemi. Si sta nella rigola su neve spugnosa per una progressione rapida e sicura lungo i 150mt dello scivolo che precede l’accesso in cresta, con cornice gia’ incisa da precedenti passaggi. Una traccia preesistente a indicare il percorso giusto e logico da seguire non poteva che venirci comoda.. Nessuno a parte noi su questo itinerario classico a luglio in pieno clima vacanziero, e la cosa sorprende un po’. Scelta a scendere, la cresta nord come alternativa alla normale evitando i torrioni piu’ impegnati lato Cogne. Ripreso poi a percorrerla sul filo da circa meta’ in poi e ridiscesi al ghiacciaio tramite la finestra di Dzasset. Quest’ultima non si presenta affatto invitante per la pessima qualita’ della roccia, a rendere insicuro e pericoloso l’intero attraversamento. Avevamo in prima mattinata salito la Budden, per poi ridiscendere al ghiacciaio, e risalire alla Montandayne dalla normale, Scelta affatto azzeccata quella di scendere per cresta, manifestatasi nella sostanza una delusione. Bella solo per gli scorci suggestivi che offre durante la fase del suo attraversamento. In un giorno e mezzo, il secondo da favola, con appoggio al Leonessa sempre in buon ordine e accogliente. Quest’anno con neve in sovrabbondanza molle e sfondosa fino a non distante dalla porta d’ingresso del bivacco.
Con Tiziana