- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1400
Arrivati alla sbarra che chiude la strada per La Ferrere non siamo sicuri che sia il punto giusto. Scendiamo in auto a Bionaz e un autista degli autobus di linea, cartina alla mano ci indirizza molto più a valle. Per fortuna troviamo sulla strada delle guide di skialp le quali sbugiardano la tesi dell’autista e ci rimandano alla sbarra di cui sopra. Grazie alla relazione telefonica di Meme del giorno prima e seguendo le sue impronte nella neve saliamo senza indugi. Il bosco è bellissimo e alterna tratti ripidi a lunghi mezzacosta. Il tratto pianeggiante oltre il limite degli alberi è lunghissimo ma in un’ambiente davvero affascinante. Il buon Davide è fuori forma a causa di una notte in bianco per motivi sentimentali. Il mio socio si stacca un po’ sui pendii più ripidi. Scopro che non occorre salire fino al colle, basta traversare 70-80m prima verso dx (salendo) e si è ai piedi del canalino da salire. Affronto il canale con picca e ramponi, poi una volta in cresta non ci sono grosse difficoltà. Con qualche passo e traverso di facile misto mi sono tenuto ben lontano dalle cornici presenti che mi sembravano poco affidabili. In vetta vengo raggiunto da alcuni skialp e solo più tardi dal socio Davide. Grande panorama in una giornata spaziale, cime incollate al cielo con una visibilità totale. Discesa interminabile per colpa dei lunghi tratti in piano e per la risalita alla frazione a fine gita.