Mongioie (Monte) da Artesina

Partiti dal parcheggio alto di Artesina abbiamo raggiunto la Colla Bauzano e poi la Cima Seirasso seguendo l’itinerario classico scialpinistico. Scesi in direzione Gias Gruppetti (neve ghiacciata/primaverile), abbiamo cercato di perdere meno quota possibile tramite un lungo traverso, non dei più comodi, per via delle numerose conche da attraversare.
Non sapendo con esattezza quale fosse il percorso migliore da seguire, siamo saliti a vista puntando la lunga dorsale della Cima delle Colme, passando a pochi metri dalla sua punta orientale, raggiungendo poi con una breve discesa il Bocchino delle Scaglie. Presa la traccia della via normale infine abbiamo raggiunto la cima del Mongioie (sci tolti gli ultimi 50 m).
Discesa iniziale su neve dura, poi risalita alla dorsale della Cima delle Colme e discesa diretta al pianoro del Gias Gruppetti (primaverile/crosta non portante, in maggioranza quest’ultima). Abbiamo poi seguito la strada in direzione del Rifugio Mondovì prendendo poi la deviazione che stacca verso lo spartiacque Castello/Seirasso.
Siamo scesi dal pendio che costeggia il versante occidentale della Rocca dell’Inferno con le antenne dritte (alcuni placconi), veloce ripellata sulla strada per la Colla Bauzano e, con le ultime curve sulle piste, finalmente rientro al parcheggio.

Il nostro giro, che indubbiamente non è la soluzione migliore per raggiungere il Mongioie, si è concluso con uno sviluppo di 32 km per 2450 m di dislivello.
Ultimo appunto la bellezza indescrivibile dell’ambiente nel tratto Seirasso/Bocchino delle Scaglie, selvaggio e insolito, assolutamente superbo, merita senza dubbio una visita in questa stagione (le quattro stelle per questo motivo).
Un saluto a Diego, partito da Prato Nevoso, incontrato sotto la cima del Mongioie.
In ottima compagnia di Lorenzo.