Attenzione a quota 3200 circa, la traccia che sale più bassa, con molti ometti ed apparentemente più facile, in realtà porta all’unico tratto molto esposto della salita; la traccia che sale più ripida su alcune roccette su cui si deve salire un pò con le mani, non è esposta e porta alla semplice cresta finale.
Classica per il 6 di Luglio, partito che era ancora buio con una splendida luna piena (che mi ha evitato la seccatura della pila frontale), sono arrivato in cima che giravano già dei nuvoloni nerissimi.
Sono riuscito a gustarmi per una mezz’oretta il panorama, poi un inizio di nevicata mi ha suggerito di scendere.
Sosta al bivacco ed un provvidenziale squarcio nelle nubi mi ha tentato almeno a fare il Giuep.
Non mi sono però fidato di scendere per pratoni e di fare il giro ad anello e sono prudenzialmente sceso dal sentiero “normale”.
Nessuno sul percorso, visti animali sparsi (un paio di camosci e moltissime marmotte), una sola macchina oltre alla mia al parcheggio.
Gita magica come al solito, con il mio fedele 4 zampe.