Monfandì da Fondo

Monfandì da Fondo
La gita
barrosismo
4 03/02/2018
Accesso stradale
Pochi posti a Fondo
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
1200
Equipaggiamento
Scialpinistica

Gitona! Dopo aver letto la relazione pubblicata in settimana, mi balena l’idea del Monfandì. Il mio socio Meme ha la stessa idea per cui si va. Un doveroso ringraziamento a chi ha tracciato, col cavolo che avremmo trovato il percorso se non fosse evidente dove andare. Partiti alle 6.30 da Fondo percorriamo, sci in spalla, la mulattiera ghiacciata e innevata fino a Tallorno. Qui si gira a sinistra sulla stradina e poi dopo un tornante appare un evidente sentiero a sinistra che va seguito per altri 100 m circa di dislivello. Sci ai piedi da quota 1370 m, poi subito dopo si deve attraversare un rio su un ponte di ferro largo 60 cm circa. Si sale in ambiente spettacolare fino ad un canale che diventa man mano più ripido salendo. Tolgo sci per scarsa tenuta pelli e salgo a piedi. Purtroppo sotto 10-15 cm di neve leggera c’è ghiaccio, pericolosissimo! Infatti mi blocco tentando si proseguire e scivolo nel canale per 10 m circa. Scampato il pericolo, metto i ramponi e arrivo su senza problemi. Si sale su neve varia su traccia di ciaspole. Sui ripidi della parte superiore la neve è gelata e salgo coi ramponi. L’ultimo tratto prima della parete finale è neve polverosa riportata dal vento. Deposito sci a 150 m sotto la vetta, picca e ramponi e su pendenze di 40-45° si arriva in cima. Panorama strabiliante, aria gelida ma assenza di vento. Un privilegio essere lassù in questa stagione. Discesa del tratto alpinistico tutta a faccia a valle tranne un breve tratto. La discesa dalla cima è possibile e su neve buona, io non l’ho sperimentato, è oltre le mie capacità. Dal deposito sci le prime curve sono su neve un po’ crostosa ma leggera, poi infinita alternanza di croste, polvere, trasformata. Primo canale ripido con pendenze importanti su neve trasformata ma ancora durissima. Più si scende è più l’esposizione diventa settentrionale e la neve è polverosa. Nel punto ripido e ghiacciato scendiamo coi ramponi, poi rimetto gli sci fino al ponticello di ferro su bella polvere e qualche crosticina non fastidiosa. Discesa a piedi fino a Tallorno e poi mulattiera infinita fino a Fondo. Ravanata clamorosa come non ne facevo da tempo, posti splendidi e apprezzata compagnia di Meme che ringrazio.

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