Meteo incerto, almeno secondo le previsioni, anche oggi; visto un promettente miglioramento scegliamo questo itinerario, in questa stagione adatto anche al tempo umido. La mulattiera si percorre agevolmente nonostante l’umidità e le foglie cadute; nei tratti di prato l’erba ancora bassa consente di mantenere i piedi quasi asciutti. Alla Bocchetta di Cavalla le nuvole ci concedono la vista del Pizzo Diosi con la Bocchetta di Vald, mentre il Pizzo Stagno rimane nascosto dalla nebbia. Saliamo lungo la cresta dove si notano effimere tracce di passaggio ed in breve siamo in cima; il panorama meriterebbe condizioni di visibilità migliori. Per la discesa pensiamo ad una piccola variante; dalla vetta scendiamo direttamente in direzione Ovest-Nord-Ovest puntando ai ruderi dell’Alpe Moncucco, dapprima su prato poi seguendo tracce di sentiero tra i rododendri. Raggiunto quanto rimane dell’alpeggio quotato 1798 m individuiamo il sentiero che in direzione Sud risale alla Bocchetta di Cavalla, da cui ritorniamo sul percorso dell’andata. Con le condizioni di oggi non si poteva pretendere di più. La pioggia tanto minacciata si manifesta con qualche gocciolina innocua quando ormai siamo quasi arrivati alle cascine.
Bella gita, nonostante tutto, decisa all’ultimo momento in compagnia di Max con l’immancabile Zoe. Ambiente deserto dalla bellezza selvaggia, col verde intenso della primavera come valore aggiunto.