Moncimour da Valsoani per il Vallone dell’Alpuggio

Moncimour da Valsoani per il Vallone dell’Alpuggio
La gita
blin1950
5 13/08/2016
Accesso stradale
Nessun problema

Partenza verso le 6 e 20’ dalla fontana di Valsoani, su sentiero GTA, al bivio saliti a sinistra su sentiero dell’Alpuggio, ben pulito con erba tagliata, che abbiamo seguito fino a poche decine di metri dall’impianto presa acque dell’Iren, poi la manna cessa d’incanto e bisaogna salire a naso seguendo gli scarsi ometti fra erba alta e bassa vegetazione , raggiunto il piano dell’Alpe Muanda, attraversato tutto il pianoro, giunti sul fondo risaliti alla baita Alpe Terrin e poco oltre agganciato il sentiero AVC con tacche bianco-rosse, che abbiamo seguito fino a giungere su ciglio del pianoro posto ai piedi del Passo e Monte Destrera. Svolta verso destra, nord-est risaliti i falso piani semierbosi, poi per piccole pietraie puntando l’ormai visibile Moncimur, siamo giunti su un dosso pianeggiante che nella sua parte destra entra nel canale solcato dal rio, che abbiamo risalito fin contro la pietraia posta sotto il canale di salita. Salita della pietraia, puntando al canalino di sinistra, salito fin verso la sommità, poi piegato a destra su comode cengette e scavalcando qualche masso, abbiamo raggiunto il canale principale sopra la strozzatura del grande masso, risalito il canale abbastanza comodamente e usciti a destra nel punto più basso del semicollare della Bocchetta superiore dell’Alpuggio, m. 2922. Salita della larga cresta cercando il passo migliore e siamo giunti alla cima del Moncimour verso le 11 e 30’ circa. Meritata pausa a goderci il panorama a 360° a cui segue discesa su stesso percorso alla bocchetta, poi abbiamo proseguito su cresta, aggirato il primo salto sul versante Eugio, poi seguendo un passo in cengia in leggera discesa, siamo giunti nella parete a cenge della Punta Virginea superiore; individuato un canalino facile semierboso verticale abbiamo raggiunto la cresta, proprio vicino al piccolo torrione rosso di vetta, che abbiamo raggiunto con un aggiramento a destra; discesa nuovamente al punto di partenza e per sistema di cenge, scesa tutta la breve parete, giungendo a circa metà pietraia finale sotto il canale; resto della discesa avvenuta esattamente sullo stesso percorso fatto in salita.

Grande bella gita, lunga e faticosa, ma ci voleva proprio a distanza di ormai dieci anni dalla prima salita. La parte alta del Vallone dell’Alpuggio è veramente un posto incantevole di una bellezza selvaggia fantastica, bella variante ai pietroni sommitali della Punta Virginea superiore, giro facile ma per la sua esposizione, considerare una difficoltà almeno F+ se non PD-, per noi che non soffriamo questo genere di difficoltà, è stata una piacevolissima e facile divagazione.
Come già rimarcato, percorso molto faticoso, abbastanza lungo, circa 22 km e 2200 m. di dislivello, a fine gita ero abbastanza piatto; comunque, per me, un gran bel posto. Un grande grazie all’amico di avventura Franco.

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