Sfruttata la finestra di bel tempo mattutina, nel complesso condizioni accettabili. La neve è molto variabile, la pioggia della notte scorsa ed un successivo scarso rigelo ben oltre 3000 hanno reso il manto in parte portante ed in parte crostoso. Avvicinamento ai due ometti che immettono sul ghiacciaio rapido e comodo, senza passare dal rifugio. Il tratto ripido è segnato da una traccia di qualche giorno, che non fa mele visto che alcuni tratti, specialmente vicino a rocce affioranti, sono marmorei. La neve dà comunque buona sicurezza. Il tratto di cresta prende subito il sole quindi era completamente marcio già dopo le 8, si sprofonda quasi per tutto lo spessore della neve e occhio ai buchi tra le rocce.. Ultimo pezzo per fortuna più libero e con divertenti roccette, i saltini sono tutti aggirabili.
Rapida discesa fino all’imbocco del canalino poi neve sfondosa che sembra tenere e poi molla di colpo, nulla di che ma fa andar piano. Grandi marcioni nei pendii verso il rifugio, meglio portar le ciaspole. Come previsto verso le 12 si è coperto e ha cominciato a dar qualche goccia, il tempo comunque si è mantenuto ancora abbastanza buono fino al park.
Bella avventura in solitaria, salita di soddisfazione che vale la levataccia. Nessuno in giro sull’itinerario, una cordata sulla nord. salut!