Nessun problema fino all’inizio del ghiacciaio poi cominciano le difficolta’, ormai il ghiaccio e scoperto e bisogna avanzare a zig-zag per trovare zone che tengano sotto i ramponi e per evitare i crepacci ormai tutti scoperti, la terminale e molto aperta ma il ponte, almeno per oggi, ha sopportato ancora il mio peso. la parte piu alta del ghiacciaio e ancora piu insidiosa per la maggiore pendenza, ho scalinato piu volte con la picozza (scivolando comunque 2 volte per qualche metro), ultimo tratto sgombro di neve fino in cresta, nell’aggirare il gendarme, di fronte ad un’altra lingua di ghiaccio, ho deciso che per oggi avevo rischiato abbastanza e, a malincuore, sono tornato indietro, forse non e’ piu il periodo giusto per questa cima. Al ritorno mi sono tenuto piu’ alto possibile passando sotto tutto il Ciarforon, ho tagliato in diagonale il ghiacciaio di Moncorve’ e mi sono portato alla base della Tresenda, ho cominciato a risalirla ma a quota 3250m circa le forze mi hanno abbandonato e sono tornato indietro compiendo cosi un giro ad anello. Alla fine non sono riuscito a salire su nessuna cima ma, per me, e’ stata comunque un’esperienza incredibilmente bella per tutto quello che ho fatto e che mi e’ successo, penso che non la dimentichero’ facilmente. Partito da pont alle ore 03.15 e ritornato alla macchina alle 17.00. Oggi in solitaria.