Rigelo scarso e temperature alte (zero termico sopra 4000) sconsiglierebbero di farla in questi giorni: nel nostro caso per la salita non abbiamo avuto problemi di sorta perchè il pendio era tutto sommato in buone condizioni e ci siamo mossi velocemente arrivando in cima per le 9. Ma la discesa è stata comunque un inferno perchè con l’irraggiamento intenso la neve diventa sfondosa molto presto. Ancora molta neve presente nel vallone d’accesso e sulla normale di rientro. Usato ciaspole per l’avvicinamento.
Spedizione alla Nord: in 6 per una cima che da tempo si teneva sott’occhio per le condizioni (mai affidarsi completamente ai siti meteo, per accurati e blasonati che siano, e chiedere al rifugista). Tanta neve ancora sul Gran paradiso e sulle montagne intorno e la Monciair non fa eccezione…e le temperature alte durante il giorno completano un quadro nel quale, come dice Marcello, una salita classificata AD può diventare ABO.
Ed infatti la discesa per arrivare alle ciaspole è diventata un’avventura, ancora più della salita.
Orari: 4 colazione al rifugio, 4.30 partenza, ciaspole dopo 5 minuti di cammino (lasciate dove il percorso di salita si separa dalla normale), base parete poco prima delle 7 e vetta alle 9. Rientro per la normale (o quasi) eterno ed ingaggioso sotto il sole per cui sia rriva al rifugio alle 14 passate.
Con Daniele P., Daniele A. (che è salito in giornata), Marco, Marcello e Gabriele.