Monciair (Becca di) Parete Nord

Monciair (Becca di) Parete Nord
La gita
sergio
4 15/07/2007

La parete è in condizioni. E’ stata percorsa recentemente da diverse cordate.
La neve si presenta abbastanza dura per procedere comodamente, ma non per proteggersi ovviamente. Ci sono però tre o quattro provvidenziali punti con ghiaccio affiorante che permettono la posa di qualche vite, per coloro che non volessero percorrerla tutta di conserva.
Le rocce finali sono pulite e facili. La lunghezze delle stesse è circa 100 m da dove finisce la parete fino alla vetta. Attenzione ai primi passi, poiché la roccia è piuttosto marcia, essendo affiorata da poco dal ghiacciaio ritiratosi.
La discesa è tracciata, e preferibilmente è bene allungare un po’ ma non prendere il canale del gendarme, poiché presenta ghiaccio brutto ed una uscita non sicura.

Nel complesso la gita è raccomandabile, però il consiglio è di partire molto presto al mattino, altrimenti il sole ed il caldo potrebbero rammollire troppo la neve e rendere la parete pericolosa, per esempio per la caduta di pietre…

Infine la parete nord del Ciarfon non è ottima, essendo sì in neve, ma con molte rocce affioranti ed una spaccatura a z. La parte superiore poi, dopo la strettoia sembra in ghiaccio vivo, almeno per un tiro.
La nord del Granpa invece sembra in ottime condizioni.
Ovviamente sono constatazioni che vanno prese con il beneficio del dubbio, essendo frutto di osservazioni solo visive.

Bella gita in un’annata particolare. Dopo un inverno di pensieri, progetti ed idee sull’estate, tutto è andato a rotoli.
Capita, ad alcuni più frequentemente ad altri meno, però capita.
Impegni vari, e l’incidente in bici, hanno spazzato via tutte le nostre velleità sulle grandi (almeno per noi che grandi non siamo) vie alpinistiche, così come il nostro allenamento.
La cosa bella però è che la montagna sa regalare emozioni sempre, dal sentiero alla grande via.
Così finalmente dopo il quinto tentativo, la “sfortuna” ci ha lasciato ed abbiamo salito questa via che avevamo messo nel dimenticatoio, ma che ci mancava per concludere il “giro” di pareti della Valsavaranche.
Una splendida notte sotto le stelle, lontani dalla folla “normalista”, la salita piacevole, facile ma mai banale ed il panorama sulle montagne VDA, ci hanno ricordato che almeno sui monti la vita può essere serena, senza per forza dover fare di più, dover crescere, migliorare. Certo i sogni rimangono anzi devono esserci. Un pizzico di orgoglio ed impeto non guastano ma mai devono soverchiare il vero piacere di essere in montagna.

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