Monch Via Normale dallo Jungfraujoch

Monch Via Normale dallo Jungfraujoch
La gita
gondolin
4 18/06/2022
Traccia GPX

Raggiungiamo lo Jungfraujoch con la funivia Eiger Express per la prima tratta e poi con il trenino rosso: alle 12 mettiamo piede sul ghiacciao dello Jungfraufirn e ci incamminiamo di buona lena sul percorso battuto quotidianamente con il gatto delle nevi fino alla Monchjochhutte. A quota 3.590 abbandoniamo la pista e prendiamo la traccia che porta velocemente allo spigolo sud-ovest del Monch. Si cammina per un ripido sentiero di sfasciumi e poi si attacca a salire su roccia, con facili passi di I. Una volta raggiunto il filo di cresta calziamo i ramponi e ci leghiamo in cordata: si sale alternando tratti su cresta nevosa e tratti su roccia, sempre piuttosto facili di I/II grado. Data l’ora tarda incrociamo molte cordate che scendono, ma c’è sempre spazio sufficiente e gli incroci non sono mai problematici, nonostante la neve sia piuttosto sfondosa per le alte temperature. Dopo il ripido scivolo nevoso di 45 ° di pendenza, ottimamente tracciato, inizia la cresta finale, abbastanza pianeggiante, ma sempre più stretta mano a mano che si procede verso la vetta. In questo tratto fortunatamente non incrociamo nessuno, scendere dal filo di cresta con quelle temperature non sarebbe stato sicuramente piacevole. Alle 14 raggiungiamo l’angusta vetta: sole, assenza di vento e cima tutta per noi. Dopo la piacevole permanenza in vetta, ripercorriamo la sottile cresta finale, che nonostante il caldo ha comunque retto bene, e poi scendiamo agevolmente per la via di salita sino a rimettere piede sullo Jungfraufirn, e raggiungere il rifugio Monchjiochhutte.
Bella salita, dislivello modesto grazie agli impianti, nessuna difficoltà particolare, richiede solo passo sicuro per l’ultimo breve tratto di cresta affilata. Oggi giornata molto calda, che ha reso la neve pesante e bagnata, quindi molto più faticosa del solito.

Ascensione effettuata in giornata con partenza da Torino alle ore 5, primo giorno del weekend di alpinismo in terra elvetica. In ottima compagnia dei confratelli Andrea l’Occitano e Luca il Libero-battitore, che dopo la salita al Monch, invece di abbandonarsi subito alle comodità della Monchjochhutte, si è “sparato” in solitaria la prima parte della cresta del Trugberg

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