Bella via con vista panoramica sul paese e sul mare. Esposizione nord-nordovest. Roccia dai colori accesi, varia e lavorata, a tratti pungente, divertente da scalare. Chiodatura completa e ineccepibile sui primi 6 tiri, ma un po’ distanziata per chi è abituato alla falesia: meglio sapersi muovere con sicurezza almeno fino al 6a+. Le soste sono su spit senza catena. Qualche cordino alle soste c’è ma non ispira molta fiducia, meglio collegare gli spit con materiale proprio. Bellissimo il sesto tiro.
Il settimo tiro, facile e poco chiodato, vaga in diagonale verso sinistra su roccette e gradoni e poi in piano verso sinistra tra gli arbusti sul pianoro prima della cima. L’ottavo e ultimo tiro non ha spit ma è molto facile, un terzo o quarto grado al massimo e si fa tranquillamente senza proteggersi.
Per trovare la sosta di calata, proseguire verso le “mani giunte” del pizzo monaco, a est-sudest; scendendo un paio di metri si trova una sosta nuova e collegata da catena. Con una calata di 25 metri si arriva alla sella tra il Pizzo Monaco e il suo “gendarme”, cioè le mani giunte del monaco, e qui c’è un’altra sosta bella nuova che con un’altra calata di 25 metri porta a terra. Noi abbiamo fatto la via con una singola da 65 metri senza problemi. La via è all’ombra tranne gli ultimi due tiri.
Arrampicata divertente su roccia generosa di appigli. Una piacevole giornata di metà novembre per me e Vane a goderci il Pizzo Monaco tutto per noi.