Mompellato (Falesia di), settore ovest – Vista su Suppo

Mompellato (Falesia di), settore ovest – Vista su Suppo
La gita
tavor
4 11/08/2020
Accesso stradale
Poco dopo il Colle del Lys (venendo da Rubiana) c'è un'indicazione a sinistra per il ristorante "Gaute la Nata". Arrivati al ristorante, tutto sulla destra parte una stradina sterrata (ma molto ben messa) che in 5 minuti porta ad un largo spiazzo dove si parcheggia.

Avvicinamento circa 40 minuti dalla macchina nel bosco. Per la via si arriva di fronte alle Placche della Comodità, si prosegue costeggiando il muro sulla sinistra (faccia a monte) fino a che il sentiero rientra nella vegetazione, si sale alla propria destra (senso di marcia), si continua sempre in direzione sud e si arriva all’attacco della via (segnata con un bollo rosso ed una scritta con gessetto).
Via di stampo classico (NO VIA SPORTIVA) con un uso dei rinvii molto limitato (una media di 3 o 4 rinvii ogni 30 metri). I gradi sono tutti sul 4 o 4 + tranne l’ultimo tiro che è un quinto. Personalmente dissento dal 4 obb: senza il 5a la via non la finisci, puoi abbandonarla appena dopo il quarto tiro ma non arrivi su nemmeno mungendo (cosa poi!?c’è uno spit ogni 7 metri: bisogna arrivarci per mungere! ?).
Via nel complesso facile ma data la stragrande prevalenza di placca quasi totalmente non proteggibile: ergo il grado, seppur elementare, bisogna averlo ben sicuro e prendersi il rischio di ciò che si fa, sennò la sconsiglio.
Un paio di appunti: dopo il primo tiro, sosta su albero, la via va a destra, con il primo spit subito dietro gli alberelli. Poi aggira il piccolo strapiombo e prosegue (passo “interessante”). Dopo il secondo tiro la via prosegue sullo sperone A SINISTRA della sosta, non si rinvia subito, un unico spit in tutto il tiro sopra. Poi c’è uno spostamento di 20 metri a destra ad aggirare il grande sperone con la via che riprende sulla destra dello stesso. Personalmente ho trovato il quarto tiro l’unico integrabile (un cordone su spuntone prima ed un friend (BD 2.0) in una spaccatura fra due lastre di placca sovrapposte poco dopo). Anche qui un consiglio importante: la sosta alla fine del tiro non fatela (come me ?) sul primo alberello che trovate alla vostra sinistra in mezzo al rosmarino! Rinviate quell’albero con un cordone, passate oltre la lama del masso appoggiato davanti a voi e fate sosta sui faggi 10 metri più avanti: eviterete una sicura scomoda (nel rosmarino! ????) e avrete una ripartenza migliore al tiro successivo. In sosta al tiro finale due cordoni ed in moschettone malmesso: io mi sono portato un cordone da 4 metri di lunghezza (due metri chiuso) che ho usato come sosta, poi nome del padre e calata sul moschettone, tutto ok alla fine! Scesi quasi alla base del quinto tiro con una doppia, ci si butta praticamente alla propria destra (questa volta SPALLE A MONTE) seguendo l’indicazione giù per il pendio al fianco delle rocce: seguite i rami rotti, non sono i cinghiali ma chi ci è passato e tornerete al sentiero che in breve vi riporterà alla base della falesia, al punto di partenza della via (possibilità di lasciare qualcosa, noi non sapendo che ripassavamo ci siamo portati tutto). Consigliata per chi vuole provare a muoversi su spittature lunghe ma gradi fattibili. Non consigliata per imparare ad integrare (dato che non ci si riesce! ?).

Con Fabio, speriamo la prima di una lunga serie.

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