Forse il periodo migliore per questa salita: il bosco di betulle, ontani e sorbi in “fiore” è molto bello, ed altrettanto il bosco, che si percorre salendo con l’auto fino Trovinasse, con angoli molto suggestivi, in questo anomalo “tardo autunno”.
Partiti “presto” con tempo variabile e freddo-umido, abbiamo trovato terreno e pietre “viscide” fin dall’inizio del sentiero; quota neve circa a 1900 mt. con neve “molto dura”, ma il sentiero essendo stata tracciato il giorno prima, ha permesso la salita senza ramponi, seppur molto scivolosa e faticosa.
Nella parte terminale della pietraia e della vetta ci siamo immersi nella nebbia più totale; tuttavia abbiamo approfittato della neve ancora “dura”, per calzare i ramponi e per scendere in “direttissima” dal rifugio della vetta, giusto per rendere più divertente la discesa…, il tempo di arrivare al fondo del vallone, e la neve comunque aveva “mollato” molto rapidamente, se continua con lo zero termico così alto per la stagione, la neve andrà sicuramente via prestissimo.
Gita ottima, per chi come noi, aveva mezza giornata libera.