Buone condizioni su tutto il percorso. Alcuni crepacci aperti e ponti cedevoli sul Festigletscher.
Il Festigletscher è scoperto fino a circa 3400m. Porre attenzione ai detriti, ai crepacci e al ghiaccio vivo.
Il festijoch si supera per una parete ripida con un po’ di detriti che richiede attenzione. Superato il colle, la discesa all’ Hobarggletscher presenta 10/15 m di ghiaccio vivo che hanno richiesto una corda doppia.
Traccia evidente per tutto il percorso fino in vetta che aggira alcuni crepacci molto ampi. Due ponti solidi prima del ripido pendio salito tutto con le bacchette. Abbiamo usato la picozza solo negli ultimi 50/70 metri per giungere in vetta.
Crestina che porta alla croce molto affilata ed esposta.
La risalita al festijoch non ha posto problemi: il tratto ghiacciato è ben scalinato ma richiede in ogni caso un po’ di attenzione.
Discesa a valle eterna.
Ottima accoglienza al rifugio: cibo buono e ben cucinato, dormitori pulti e comodi.
Festigrat piuttosto ghiacciata con ampi tratti di ghiaccio vivo.
Vista una cordata sulla cresta sud della Lenzspitze e due cordate impegnate nella traversata Lenzspitze-Nadelhorn.
Giornata molto bella di montagna e amicizia in compagnia di Paolo e Demis.
Il ghiacciaio si è molto abbassato e aperto rispetto al luglio 2006 quando salii al dom la volta precedente