Mischabel (Dom de) da Randa

Mischabel (Dom de) da Randa
La gita
ceceme
4 27/05/2018
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2900
Equipaggiamento
Scialpinistica

La salita alla Domhutte presenta un tratto roccioso che è tutto asciutto e solo alla fine di questo tratto si trova poca neve da attraversare. Quindi si può salire con scarpe leggere…
Il rifugio è ancora chiuso ma è disponibile il ricovero invernale, dove ci sono 9 lettighe e luce elettrica, Acqua recuperabile da un tubo esterno lato ingresso principale del rifugio se non gela, No gas, no viveri. 10CHF per il pernotto. Molto umido…

Neve continua dal rifugio, passaggio del Festijoch intasato di neve, non abbiamo trovato nessuna attrezzatura, nè abbiamo capito esattamente dove sia il passaggio migliore. Il canale di SX descritto nelle precedenti relazioni non è continuo ed abbiamo cercato un altro passaggio. In salita comunque siamo passati agevolmente uscendo qualche metro a monte del passo vero e proprio, mentre in discesa, essendoci già neve molle ed avendo trovato i golfari / spit della prima calata abbiamo pensato di sfruttarla. Solo che dopo i primi 30 metri ci siamo trovati in mezzo alla parete carica di neve e senza altri punti di assicurazione… Da qui scalata in assicurazione precaria, traversi vari fino a giungere ad uno spuntone roccioso dal quale abbiamo fatto un ultima doppia da 30mt per arrivare sul ghiacciaio…
La restante parte del percorso in ottime condizioni, ghiacciaio ben chiuso, neve farinosa da 3800 mt circa in su via via più profonda.

Con Simone, partiamo sabato in tarda mattinata dalla stazione di Randa, carichi come muli attraversiamo il bel paesino per arrivare arrancando su un sentiero decisamente ripido e scomodo al ponte tibetano più lungo del mondo ( Charles Khuonen Hangebrucke am Europaweg ), dove, nonostante ci vogliano quasi 1.30 ore di cammino, il meteo non è perfetto e il dislivello per raggiungerlo è di 650Mt, c’è parecchia gente… Superato questo punto, non si incontra più nessuno…
Al rifugio ci prepariamo una cena abbondante ma dobbiamo chiuderci all’interno perchè inizia a piovere e nevischiare. Condividiamo il momento con due francesi, uniche altre persone presenti.
Al mattino partenza ore 3.10 sotto una luna incredibile e con passo lento raggiungiamo la base del Festijoch dove il passaggio non è per niente banale.
Poi superato questo punto la salita continua in un bell’ambiente glaciale, ma il meteo peggiora improvvisamente e rimaniamo avvolti da nubi, nevischio, nebbia. La salita procede lentamente anche perchè dobbiamo tracciare in 20/30 cm di neve fresca. I due che ci precedevano hanno abbandonato gli sci e proseguono a piedi sulla linea di cresta est -ovest (???).
Arriviamo in cima esausti, ma la nebbia e le nuvole si diradano lasciando arrivare il sole! Vediamo delle belle tracce di discesa lasciate il giorno precedende sulla parete Nord-Ovest del Taschhorn, proprio di fronte.
Anche noi a questo punto scendiamo direttamente dalla vetta su bella neve fresca ed imbocchiamo il passaggio centrale in mezzo ai seracchi della parete nord evitando i traversi. Discesa entusiasmante, ciliegina sulla torta.
Poi nuovamente passaggio del Festijoch dove perdiamo un sacco di tempo ed energie… Ricomincia a nevicare. Alla fine arriviamo al rifugio dove spunta nuovamente il sole. Discesa a Randa dove finisce l’avventura intorno alle 18…

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