Ottimo itinerario per prendere confidenza con la verticalità. Attrezzatura in ottimo stato, un po’ più distanziata sul primo e terzo tiro, più “facili” ma anche con roccia meno buona: nonostante le numerose ripetizioni qualche blocchetto si muove, valutare bene. Come consigliato, ignorare la prima sosta che si incontra sul primo tiro e raggiungerne una nuova continuando sulla destra. Sul secondo tiro, il crollo ha lasciato un po’ di sabbia gialla nel diedro, severo ma ben protetto. Da qui, in generale la roccia migliora salendo.
Il tiro del traverso vale la via! Quinto tiro con strapiombo con presoni sulla sinistra in partenza dalla sosta, molto liscio invece il diedro, comunque protetto ottimamente.
Ci siamo calati dalla sosta 5. Maillon con qualche spira fuori dalla ghiera ma è comunque possibile far passare la corda sia nel maillon che in un anello della catena lasciato al vertice della sosta, se si vuol stare col cuore in pace.
Abbiamo usato 12 rinvii (gli allungabili non li abbiamo allungati e gli attriti non ci hanno dato fastidio) e corda intera da 60m.
Calate a piombo, facili, come da relazione, la corda da 60 è giusta.
Nel recupero della corda doppia è quasi impossibile non smuovere piccole pietre dalle cenge: tanta attenzione a chi sta sotto!!
Con Aline in super forma, dopo lo Spigolo Boccalatte alla Torre Germana del giorno prima!