Miage (Dome de) da le Cugnon

Che dire, due giorni stupendi in un ambiente grandioso! Un pizzico di fortuna inoltre non guasta. Saliti sabato al refuge des Conscrits. Gli sci si calzano a quota 2000, al fondo del ghiacciaio di Tre la Tete. Arrivati al rifugio si e’ coperto tutto ed ha fatto un bell’acquazzone. Al mattino tutto sereno (nonostante le previsioni dessero il passaggio di una debole perturbazione) per cui ha gelato per bene nella notte. Giunti in prossimita’ del colle il vento forte ha fatto desistere la maggior parte della gente che e’ scesa per la via di salita. Invece, a causa di un fenomeno strano che non riesco ancora a spiegarmi, appena scollinato a quota 3630, il vento era molto piu’ calmo, cosa che ci ha permesso di proseguire in cresta fino al picco occidentale a quota 3670. Da li abbiamo effettuato la discesa nel vallone dell’armancette in un ambiente superbo in quasi totale solitudine (solo in due ci hanno seguito). Il ghiacciaio e’ ben chiuso, la neve era molto dura dino a quota 2800, poi crostosa nei pendii rivolti a nord e ben sciabile (anche se un po’ marcetta) in quelli rivolti a sud. Si arriva (ancora per poco) fino a quota 1900 con gli sci (occhio a scendere nei canali che presentano molti buchi con tanto di ruscello sotto). In ottima compagnia degli eroi Enrico e Emilio (che sono scesi dall’armancette) e dei mitici Pierriccardo e Gerard (quest’ultimo ha allietato la serata sciogliendosi dopo il terzo bicchiere…), peccato siano scesi dalla via di salita…. Un grazie ai francesi che ci hanno offerto l’aperitivo a Les Contamines (giusto perche’ passavamo di li’).
Foto naturalmente su www.lafiocavenmola.it