Mezzodì (Guglia del) e Cima della Sueur dal Colle della Scala per il Pas des Rousses

Mezzodì (Guglia del) e Cima della Sueur dal Colle della Scala per il Pas des Rousses
La gita
pedrito
3 11/07/2021

Partito tardi volendo fare il solito giro annuale fino al Colle…, ma alla fine vista la giornata meteo ottima sulla zona e verso la Francia. Decido, letto tempo fa alcune relazioni qua su Gulliver che parlavano di peggioramento del traverso iniziale, di andare a curiosare. Devo ammettere che rispetto al 2017 (prima volta che sono salito di qua, mi sono accorto adesso che non avevo mai recensito…) non ho trovato particolare peggioramento nel tratto indicato: adesso prestare molta attenzione dopo un’ evidente pianta su cui la traccia labilmente passa intorno, qua bisogna scendere e non salire come una volta verso le rocce del versante sud-est, effettivamente qua la traccia è veramente accennata non ci sono ometti: bisogna proseguire in traverso e in corrispondenza dell’ennesimo canale/scolo si risale trovando un ometto “fresco di stagione”. Tuttavia complessivamente devo ammettere che tutto l’itinerario è in gran parte peggiorato rispetto qualche anno fa… come già all’epoca era prevedibile data la natura della roccia e conformazione orografica: soprattutto all’inizio del traverso, ma anche la traccia soprastante seppur “tiene e ancora” in alcuni punti è veramente più esigua e sempre su terreno duro “sdrucciolevole”, complessivamente non c’è particolare esposizione, ma, secondo me, bisogna avere piede “fermo” e soprattutto capacità di muoversi bene coi piedi su questo terreno (qualche pietruzza parte sempre…). Per me bastoncini indispensabili. Salita del canale dal Pas Des Rosseaus sempre peggio rimane qualche metro di traccia nella parte superiore, poi solo terreno duro-rossiccio, per amanti del genere, fattibile in salita, ma sconsigliato in discesa. (due giovani francesi ieri ci hanno provato poi son tornati in discesa dal versante di questa relazione). Purtroppo a testimoniare un po’ la criticità del traverso iniziale, in discesa ho sbagliato ingannato da un finto ometto e sono sceso troppo prima, trovandomi a “ravanare selvaggiamente” per rigole alluvionali, pietraie, ghiaino infame, ed infine rododendri+filo spinato… tutto su terreno molto ripido, variante che mi ha fatto perdere un’oretta per uscirne, ma soprattutto non ho potuto fare gli ometti nei punti cruciali, tuttavia nel dubbio se non vedete ometti seguite sempre la labile traccia!

Gitone molto vario, sicuramente non l’itinerario più breve, che rimane quello a mio avviso con seggiovia (Chesal-Vallone Guiaud-Col des Acles, ecc.), in compenso spettacolare seppur faticoso, rientro pomeridiano alla macchina quasi “strisciando”… ma in quasi totale solitudine con meteo, luce e vento stupendi. No caldo.

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