- Accesso stradale
- Saliti da frabosa soprana.
La strada era chiusa per lavori ma mi pare che erano gli ultimi giorni di chiusura.
Abbiamo ricostruito l’ometto che rappresenta il punto nel quale lasciare il sentiero e salire nel bosco. La salita nel bosco fino all’attacco della via è molto sporca e difficile sia da percorrere che da trovare. Presente qualche vecchio ometto. Lo spit che rappresenta l’attacco è difficilmente visibile poichè arruginito e non è presente nessun cordino per renderlo più facilmente individuabile.
La via è alpinistica e quindi capire dove prosegue la scalata non è mai scontato. Comunque se si segue il “facile” e le linee intuitive che offre la roccia si trovano sempre gli spit successivi. Presenti molti trasferimenti su terreno sporco e scomodo che purtroppo non sono riportati nella relazione. Ora a memoria alla fine di praticamente ogni tiro c’è almeno un trasferimento di qualche decina di metri dove occorre rifare le corde ogni volta per evitare che si incastrino nella verdura rigogliosa presente. Forse solo il primo e il secondo tiro sono senza trasferimenti. Per raggiungere il quinto tiro occorre svolgere la doppia citata, l’attacco si trova poco in basso a dove giunge la doppia sul torrione dirimpetto a quello da cui ci si cala.
Su L7 c’è un bombe da superare dopo il secondo spit. Ho trovato il movimento molto sprotetto poichè il terzo spit risulta troppo alto per rinviare dal terrazzino e il bombè risulta molto sporco e difficile da proteggere (io non ci sono riuscito).
Gli ultimi due tiri non li abbiamo trovati.
Arrivati a L8 si arriva facilmente a piedi in croce.
Valle spettacolare, solitaria ma accogliente.
Soli in tutta la valle.
Caldo autunnale e calma quasi invernale.
Via che alterna tiri non banali a trasferimenti scomodi (i quarti gradi li ho trovati stretti).
Abbiamo protetto un paio di volte con qualche friend medio.
Con la coppia che non scoppia è sempre una sicurezza.
“Accendi sta ca**0 di aria calda”