Prima via in montagna della stagione (fuori tempo massimo, complice anche il meteo degli ultimi tempi) per togliere un po’ della tanta ruggine. Facilmente individuabile grazie all’indicazione nella foto pubblicata da qualche gulliveriano. Chiodatura (spit) sempre sicura e, allo stesso tempo, non invasiva. Utile un friend medio-grande per il primo ed il terzo tiro. Ovviamente vista la “solidità” (!) della Meja, fare attenzione a cosa si prende in mano, tuttavia, sul tracciato, la roccia è più che accettabile. Sconsiglio di attaccarla ci fosse già gente davanti. In omaggio a San Tommaso ho voluto fare anche l’ultimo tiro (L5) per andare a salutare il vecchio chiodo che troneggia più in alto e confermo quanto detto dagli altri (meglio evitare; roba grossa e lamoni da nemmeno guardare per evitare cadano giù). Per la discesa preferito evitare le doppie e traversato facilmente e brevemente verso sx (faccia a monte) fino alla cengia della normale (soluzione adottabile anche se ci si ferma a L4). Gran senso di pace con i prati in fiori, le marmotte (curiose) ed i campanacci delle mucche. Con Manu.