Bella e facile la salita fino alla cima della Meije orientale, dominata dall’impressionante Doigt de Dieu. Molto più problematica la cresta rocciosa, con molti tratti in disarrampicata e numerosi sassi mobili. E’ necessaria molta confidenza con itinerari di roccia per percorrere la cresta con la necessaria velocità. La discesa dall’ultimo intaglio al ghiacciaio è delicata per la difficoltà di trovare la via corretta e per il terreno molto sdrucciolevole. Dal ghiacciaio in poi, superata la crepaccia terminale, è una passeggiata.
Ambiente magnifico e veramente molto aspro. Super la gestrice del refuge de l’Aigle, un angelo custode in carne ed ossa.
A parte il volo nel crepaccio, i massi instabili, il ritorno alla macchina alle tre di notte, è andato tutto bene (!).
Cresta pericolosa, soprattutto se percorsa nel nostro senso!