Meije orientale (la) da le Pont d’Arsine

Meije orientale (la) da le Pont d’Arsine
La gita
sensacugnisiun
5 27/06/2015

Ottime condizioni su tutto l’itinerario, la terminale si passa agevolmente su pendenza moderata, la seconda fascia rocciosa è interamente innevata. Il punto più delicato è la rampa finale decisamente ripida e con neve a tratti inconsistente.
Uno dei più bei rifugi dove pernottare, la giovane coppia di gestori è molto cortese e disponibile nonostante avessimo avvertito che saremmo arrivati ben dopo cena. La nuova struttura, oltre 30 posti, è un unico ambiente decisamente funzionale.
L’avvicinamento è molto lungo, contare 4, 5 ore. I primi nevai iniziano attorno ai 2600, in salita abbiamo seguito fino in fondo il nevaio al centro del vallone uscendo poi a destra su comoda cengia che deposita presso la crestina da superare in facile arrampicata. La traccia bollata di rosso porta invece verso destra, quindi per nevai si raggiunge la base di una paretina che porta in cresta. Quando si ritireranno i nevai decisamente meglio seguire i bolli rossi, a tratti radi, senza lasciarsi tentare da scorciatoie (tentate in discesa) che portano in tratti delicati. Vire Amieux secca, attrezzata ed agevole.
Ghiacciaio agevole e tracciato, rimaye con buone peste, tratto roccioso asciutto e divertente con fittone per sicurezza oltre il primo salto. Il primo tratto di cresta finale è sottile, con buone peste e moderata inclinazione, il secondo più ampio ma con inclinazione sui quaranta o poco più e neve morbida e non troppo consistente già alle 7. L’esposizione è costante dalla terminale in poi, i primi raggi già colpiscono la cresta quindi meglio non attardarsi troppo.
Un altro regalo dagli Ecrins, la posizione del rifugio mette in prima fila per alba e tramonto e già vale la gita, l’uscita in vetta con il Doigt de Dieu e la Barre che appaiono di colpo è magnifica. Salut!

Link copiato