gita bellissima, in ambiente severo e poco affollato.
Già l’arrivo al rifugio è, di per sè, una gita, con alcuni tratti di facile arrampicata (II), un po’ esposti, dove è vietato sbagliare (prestare attenzione, non ci sono sempre corde fisse).
Dal rifugio, la gita è breve (un paio d’ore), ma molto varia. Il pendio di accesso alla cresta è tracciato su una pendenza di circa 50°, attualmente c’è molto ghiaccio, e noi abbiamo usato 2 viti per la progressione in conserva, trovando poi una sosta su viti (messa dalle guide), per effettuare una calata da 50 metri al ritorno (abbiamo unito la nostra corda a quella di 2 francesi).
Poi roccette (max II, 1 chiodo), poi un altro pendio ripido in neve, altre roccette e infine l’estetica crestina finale!
Bellissima la vista sul severo Dito di Dio…
gita azzeccata, visto il rapido peggioramento del tempo, è stata una toccata e fuga.
Il gestore del rifugio è efficientissimo e cucina benissimo!
grazie ai compagni Davide e Andrea