Meije (la), Grand Pic Cresta del Promontoire e traversata delle creste

Meije (la), Grand Pic Cresta del Promontoire e traversata delle creste
La gita
federava
5 15/08/2016

Che dire, se non un grandissimo “Wow!”? Gli Ecrins offrono un ambiente incredibile, ghiacciai ovunque e pochissima gente in giro. Lungo tutta la traversata, infatti, eravamo “ben” cinque cordate, mentre da altre parti in una gita simile ci sarebbe da fare a gomitate. Noi siamo arrivati al Promontoire passando da La Grave e la Brèche de la Meije, fare l’avvicinamento da La Bérarde, oltre alla noia (10km di vallone) è logisticamente macchinoso. La montagna, vista da lì, fa veramente impressione, grande e cattiva. Il rifugista è veramente accogliente, non ha mancato di dispensare utili consigli e sorvegliare di continuo col binocolo le cordate sopra di noi. E’ consigliabile, al pomeriggio, fare un salto dal rifugio al primo pezzo di salita per farsi un’idea di cosa si andrà ad affrontare.
Da rifugio a rifugio (Promontoire – Aigle) ci abbiamo impiegato 8 ore, soprattutto grazie al fatto di essere riusciti a seguire una guida con clienti davanti a noi. Diversamente, le cose si sarebbero potute allungare: tutto sommato è una buona idea anche quella di fermarsi al bivacco in cima al Grand Pic e spezzare così la traversata in due giorni, in questo modo ci si può prendere il dovuto tempo per trovare il percorso giusto, poiché nella prima parte è piuttosto facile sbagliarsi con conseguenze disastrose. Fondamentale non entrare subito nel Couloir Duhamel, ma risalirne la sponda destra per un’ottantina di metri, e non seguire assolutamente nessuna linea di spit: lungo la traversata di sono solo chiodi.
Sufficienti un set di friend medio/piccoli e 8 rinvii, per le calate invece avevamo due mezze. I ramponi si usano dalla Brèche Zgimondy in poi; quest’ultima è in ghiaccio, ma con una picca più l’aiuto del cavo se ne esce senza troppi problemi.
Sconsigliato intraprendere il sentiero di discesa al buio, si passano parecchi nevai e nella prima metà si è sempre in mezzo a salti di roccia.
Condizioni ottimali lungo tutto il percorso, una cavalcata di quelle che non si scordano mica tanto facilmente 🙂

Con Andre, in formissima dopo la combinata Jorasses, Diables e Meije in poco più di una settimana!

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