Meije (la), Grand Pic Cresta del Promontoire e traversata delle creste

Meije (la), Grand Pic Cresta del Promontoire e traversata delle creste
La gita
kobayashi
12/08/2016

Grande Grande Course, in ottime condizioni la traversata e l’accesso da la Grave.
Gestione del rifugio al top, gestore più unico che raro, competente, offre l’aperitivo mentre dispensa bollettini e diffonde le informazioni necessarie sui vari itinerari alle sempre numerose cordate presenti.
Noi abbiamo impiegato 13 ore da rif (partenza 4:30) a rif (arrivo 17:30), sbagliando un paio di volte e cercando di proteggere la progressione il più possibile. Mettere in conto di trovare traffico nei punti chiave e alle doppie (oggi 10 cordate).
La relazione più precisa si trova su camptocamp, il percorso è abbastanza intuitivo ma ad infilarsi in tratti più incasinati è un attimo. Sono ovviamente possibili varianti ma personalmente ho trovato interessante cercare di seguire il percorso dei primi salitori (nel 1877 !!!) ed individuare i passaggi descritti con nomi evocativi, come se fosse una caccia al tesoro in verticale 🙂
Credo sia meglio avere un bel po di margine sulle difficoltà indicate (max 3+ è strettino), non sono concessi errori lungo tutta la traversata e l’expo è continua.

Qualche indicazione magari utile:

Accesso da la Grave (Enfetchores):
descrizione precisa su camptocamp, vedi link dal sito del réfuge du Promontoire dove è anche presente foto con indicati gli ancoraggi per la doppia sotto alla brèche. La brèche è un posto di m., in stagione avanzata (senza neve) raggiungere gli ancoraggi di calata come indicato in tale foto cioè disarrampicando con percorso discendente da sx verso dx, sono presenti dei resinati ogni 10/15m. Ogni altra soluzione è da evitare per la sicurezza di se stessi e di chi eventualmente è sotto!!!
Noi raggiunto l’ancoraggio, abbiamo evitato la doppia scendendo lungo i residui nevosi alla base del canale.

Note traversata:
Ingresso nel Couloir Duhamel: si fa al buio, non è scontato trovare il passaggio più semplice se non si ha davanti una guida (sempre che la guida stia seguendo il percorso semplice…). Noi stavamo per continuare a salire sul lato sx or., poi invece abbiamo individuato un passaggio un po strapiombante ma con buoni appigli e siamo entrati con un traverso leggermente discendente, non so quale sia il passaggio migliore.
Il tratto sottostante la nera Muraille Castelnau, se verglassato è possibile evitarlo salendo dritti nel punto in cui invece si dovrebbe scendere sulla evidente cengia.
Superato il Dos d’Ane, andare subito a dx lungo una piccola cengia obliqua.
Dopo il Pas du Chat, seguire il camino/canale detritico fino al suo termine e per raggiungere la Vire (cengia) du Glacier Carrè, tenersi alti, in caso di dubbio, tenersi ancora più alti. Se non si sta sufficientemente alti si passa su una “cengia esposta” poco cengia e troppo esposta…

Discesa dal rif. de l’Aigle alla macchina:
se si arrivasse tardi al rifugio, meglio pernottare. La discesa al buio senza conoscere l’itinerario è da evitare, il sentiero non attraversa i pascoli di Heidi, diventa agevole solo gli ultimi 600m.

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