Riprendiamo la tradizione di raggiungere almeno una volta all’anno questa cima, oggi lungo un percorso alternativo alle nostre abitudini. Partenza come sempre da Arvogno; saliamo quindi al Lago Panelatte e successivamente alla Forcola di Larecchio, da cui prendiamo il sentiero a mezzacosta sul versante della Valle Isorno noto localmente come “Larice secco”. La traccia è evidente e si segue abbastanza facilmente, nonostante l’erba alta e umida, fino al Passo Campolatte; non mancano tratti piuttosto esposti. Condizioni più o meno simili anche nel tratto successivo sulle pendici occidentali della Punta di Pezza Comune, dove si incontra un tratto più impegnativo in una conca con roccia friabile. Ad un bivio proseguiamo verso la Bocchetta di Ragozzo, lasciando la traccia che scende verso il Torrente Isorno. Raggiunta la Bocchetta, proseguiamo ancora sul versante occidentale seguendo una traccia che sparisce quasi subito. Salendo diagonalmente raggiungiamo l’ampio canalone che risaliamo su pietraia abbastanza stabile fino ad una selletta sotto le ultime rocce verticali del Pizzo del Fornale. Ci abbassiamo quindi sul versante della Valle Onsernone e ci dirigiamo verso la Bocchetta di Loccia Carneria, da cui raggiungiamo la vetta secondo il percorso abituale. Per la discesa ci abbassiamo al Passo dell’Omo, da cui proseguiamo per l’Alpe Ragozzo. Un centinaio di metri sotto il passo compare il sentiero attualmente ben tenuto che seguiamo fino all’Alpe Soglio. Risaliamo i pascoli fino alle baite superiori e proseguiamo per l’Alpe Piana, nota localmente come “Soglio di Druogno” da cui facciamo ritorno verso il Lago Panelatte chiudendo l’anello e continuando la discesa sulla storica mulattiera che riporta ad Arvogno.
Gita con Marco e Nicola, raggiunti in vetta da un alpinista proveniente dal Pizzo del Fornale, sceso poi a valle in nostra compagnia.