Svegliati nella notte per tentare ben altre cose , ma il vento violento nel buio della notte l’ha vinta sulla nostra determinazione.
Tiziana ….fonte inesauribile di idee ed inventiva propone appunto il pizzo Medaro che sembra fare al caso nostro. Prima parte della salita che si svolge nel bosco su mulattiera lastricata a scalini (infiniti) , poi alcune radure e alpeggi. Prima neve incontrata al Passo di Fontanalba (2024 m), perdita di quota considerevole a nord , quindi su neve, sino all’alpe Soglio. Da qui in poi l’esposizione ci garantisce ancora terreno sgombro da neve che rimarrà tale sino al passo dell’omo. Qui calziamo i ramponi per salire il ripido pendio e raggiungere il colletto della cresta ovest. Poi tra rocce della cresta e neve della parete ovest (leggermente esposta) arriviamo alla croce. Pranzo al sole ovviamente da soli…e discesa dalla cresta est per un breve tratto , poi per detriti e nevai della parete sud sino a ritrovare le nostre tracce. Percorso vario e mai monotono , perlomeno in questo periodo dell’ anno.