Medale (Corna di) – Via Cassin

Medale (Corna di) – Via Cassin
La gita
sincro
3 12/09/2015

In moltissimi continuano a valutare la via come non fattibile e pericolosa in quanto TROPPO UNTA e PERICOLOSA.
Sono qui per smentire.
11 tiri “storici”…se non l’avete mai percorsa, non fatevi problemi…VA FATTA!
Si, è vero, ci sono un po’ di passaggi unti, ma nulla di esagerato o non fattibile.
Oltre ai vecchi chiodi, sono stati messi anche alcuni nuovi fittoni.
Io personalmente non ho integrato nulla. Rinviate molto lunghe, ma sempre in sicurezza su gradi abbordabilissimi.
Numerosissime volendo le possibilità di integrazione sia con friend che nuts.
La valuterei nel complesso IV+/V con giusto qualche passo di V+ e comunque azzerrabile.
Il famoso traversino non l’ho trovato per nulla difficile.
E’ vero, luccica alla luce del sole da quanto è unto, ma se si usano piedi più piccoli non si trova nessun problema.
Senza contare che gli appigli per le mani sono veramente enormi!
Belli molti tiri…principalmente i vari diedri, il famoso tiro della “radice” (che non c’è più e quindi un po’ più faticoso) ed il bel traversino.
PROBLEMA IMPORTANTE DA SEGNALARE: non è stato l’unto a crear difficoltà nel salir la via, ma la foltissima vegetazione cresciuta negli anni. Credo che oramai, a causa della leggenda sull’untume, non siano moltissimi che la ripetono.
Il tutto ha favorito la crescita di cespugli, arbusti, alberi!!! Dove c’erano i sentieri ben battuti come in cima, ora è un prato insidioso perché si fa veramente fatica a capire dove si mettono i piedi e risulta facile (se non si presta molta attenzione) far cadere sassi!
Alla base della via non cercate neppure le famose scritte CASSIN perché sono molto sbiadite e si fatica a trovarle anche da vicinissimo.
Al grande ometto, tagliate diretti verso la parete per il ripido sentiero…troverete delle placchette appoggiate da risalire.
Aguzzate la vista e dovreste vedere sulla destra un fittone 😉

Un ringraziamento a mio papà (in cordata con me) che mi ha trasmesso negli anni questa grandissima passione.
E’ stato emozionante essere assieme al “bivacco Cassin” dopo tanti anni che ha aperto (1977) la “Formica”, via poco più a destra 🙂

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