Meano (Rocce) da Castello per il canalone SO

Meano (Rocce) da Castello per il canalone SO
La gita
andrea81
5 27/09/2014

Strepitosa giornata di inizio autunno, ma con temperature estive, anche alla partenza da Castello alle 8, 10°C. La salita rende da subito, il vallone di Vallanta tutto in ombra fino a tardi ormai, ma oggi era piacevole anche così. Raggiunto il bivio per il Passo di San Chiaffredo, inizia la bella salita nel bosco dell’Alevè, costante e mai faticosa, fino al pianoro di quota 2300 m, con ancora le mucche al pascolo. Dal grosso masso con i cartelli indicatori, io sono salito a sinistra reperendo una pseudo traccia che ripida ha risalito la china erbosa alternata a canalini detritici, fino a giungere ad una grossa pietraia sotto la cresta. Pietraia che ho salito direttamente essendo molto stabile e divertente; dalla cresta spuntano fuori ometti e un bel sentiero, che si sposta man mano verso il canale sud-ovest ben identificabile. Raggiunta la base del canale, a circa 2700 m, conviene portarsi dalla parte opposta (lato destro salendo) dove c’è forse la traccia migliore per la salita; esistono anche tracce sul lato sinistro e al centro, ma quest’ultima è la più faticosa, serve per la discesa. Tutto sommato si sale sempre camminando bene, mi aspettavo peggio invece si segue sempre un sentiero piuttosto marcato, fino alla strettoia del canale che poco dopo si allarga nuovamente, fino a sfociare in una conca pietrosa. Anche qui si cammina bene, le pietre sono stabili; io ho evitato il passaggio dal colletto, e sono salito direttamente alla cima raggiungendo la cresta di destra, seguendo una evidente traccia di sentiero. Dalla vetta nemmeno a dirlo panorama spaziale sulla parete sud del Monviso e su tutti i suoi satelliti. Non un filo di vento, non una nuvola. Dopo la meritata sosta, la discesa è stata piuttosto rapida nel canale, poi a 2700 m anzichè deviare a destra per ritornare dalla via di salita, ho proseguito giù per il canale, intuendo una traccia che poi si è confermata tale grazie ad alcuni ometti, che mi hanno riportato direttamente al pianoro di quota 2300 m (leggermente più a monte di dove l’avevo lasciato). Questa via è da utilizzarsi solo in discesa, perchè oltre che essere monotona e faticosa per salire, non è affatto evidente. Recuperato il sentiero piacevole ritorno all’auto con gran sole e temperatura estiva! Probabilmente domani le nuvole si faranno vedere maggiormente. Io ho impiegato circa 3 ore per la salita, che non è eccessivamente lunga (7km) ma sopratutto non ha molto spostamento. Vista parecchia gente sulla via normale del Monviso e al Bivacco delle Forciolline, altri escursionisti impegnati nel giro del Viso. Consigliata, a patto di non essere troppo schizzinosi nel pretendere sentieri di moquette, ma tutto sommato si sale meglio di quel che si possa pensare da sotto.

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