Maurel (Monte) da Sant’Anna

Maurel (Monte) da Sant’Anna
La gita
diecimilapiedi
4 18/03/2017
Accesso stradale
strada chiusa al rifugio Melezet, ampio parcheggio
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1800

Ottomilacinquecentoquarantanove piedi. …dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi, ha già troppi impegni per scaldar la gente d’altri paraggi…:oggi non abbiamo visto un solo raggio di sole per la copertura nuvolosa alta e costante, che ha mantenuto la neve portante e in condizioni molto buone
Ciaspole indossate già (foto) dal parcheggio (+7°), oggi con più di cinquanta auto. Al bivio per Costa Sturana (2020 m circa) ci raggiunge Eolo e tutti insieme scendiamo a guadare il ruscello per salire sull’opposta sponda, puntando ad una baita posta a 2230 m (foto): da qui si può vedere bene la croce di vetta del Maurel. Adesso i pendii si fanno più accentuati e richiedono neve sicura. Ci si sposta progressivamente a sinistra (salendo) superando un ripido canale ed arrivando a costeggiare un tratto più delicato con una parete di roccioni sulla destra, giungendo a vedere la croce di vetta; gli ultimi trenta metri lineari (foto) si restringono decisamente, richiedendo attenzione e prudenza per l’esposizione.
Oggi sulla cima le folate di vento non mancavano, panorama ragguardevole.
Discesa lungo la via di salita fin nei pressi della baita a 2230 m, poi risaliamo a Pian Traversagne, punteggiato di decine di ski-alp.
Ritorno lungo la sterrata estiva, che nel tratto coi tornanti stretti (subito prima del bivio per Costa Sturana) è completamente coperta da valanghe e richiede attenzione non essendo affatto banale il superamento.
Una stella in meno per il meteo, una in più per la tecnicità del percorso.
Dislivello contenuto (800 metri più 50 per risalire a PianTraversagne), sviluppo ridotto a 9,7 km; difficoltà superiori a quelle presenti nella relazione (MR): direi MR+, se non proprio BR. Meno di due ore e mezza per la salita, quattro e mezzo l’anellino da noi percorso.

Al ritorno tappa obbligata per rifocillarci a Porta di Valle, dove Gian ha acquistato un doppio poker di cartine (grandi progetti ?).
Con la irrinunciabile compagnia di Gian Mario e Antonio.

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