Gita in compagnia di Robi-Bob-Garnero e Alain-Diego-Flowered.
Jimi Hendrix assumeva lsd e poi s-componeva con la sua Fender Stratocaster Sunburst riff e melodie “allucinanti” pienamente comprensibili solo a coloro che viaggiavano sulle stesse lunghezze d’onda…sotto gli effetti dell’lsd cuneense, il dolcetto, Mario e Federico, hanno s-composto un viaggio “allucinante” all’interno di una parete infinita. Bravi è limitativo.. geniali forse è più adatto..
Partenza sotto un oceano di stelle da Gaina. L’attacco al buio(bravissimi Diego e Robi) poi con la luce gialla dell’alba, l’itinerario appare più chiaro, ma è solo un’illusione. Foto alla mano e una buona dose di memoria-intuizione sono fondamentali per non finire inghiottiti dal labirinto. Solo quando si arriva 100-200m sotto la vetta diventa..tutto chiaro. Il percorso si snoda tra brevi canali, sellette e traversi dove l’expo è sempre forte e presente. Pendenze: primi 50m sono un pò oltre i 50°(effetto dovuto al bombamento da accumulo) poi sempre sui 45°-40° su tutta la discesa, intervallati da strappi a 50°. Traversi lunghi, ma percorribili senza troppi affanni anche con il surf.
Neve essenziale. Dura compatta in alto, poi simil moquette parte centrale, più morbida, ma sciabile parte bassa. Un tratto a piedi in un boschetto e poi canale finale che ti porta dritto sulla strada a qualche metro dal ponticello. Da Gaina 6 ore piene.
Solo una nota: 5.2 forse è da “tirchi”. Ma questa è stata la nostra impressione.
Le foto sono tutte di Alain. In attesa di quelle di Robi. La mia macchina, purtroppo, dimenticata.