- Accesso stradale
- Si parcheggia a villa sup. di Cervarolo (957m) poi strada bianca
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa compatta
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Dovevano passare altri 4 anni prima di rivedere dei gulliveriani da queste parti..una fuga dalle valli d’uso ormai quasi quotidiano, doveva portarci qui su questa panoramicissima dorsale che sin dall’inizio non abbiamo mai abbandonato fino in vetta. Del resto chi osava scostarsi da essa con valanghe staccatesi in piu’ punti lungo ambedue i suoi fianchi, li’ come monito appunto a non abbandonarla mai nel modo piu’ assoluto al fine di evitare l’irreparabile. Una delle poche gite a mio avviso piu’ adatta per ciaspole che per sci. Del resto e noto a tutti che la Val Sesia a causa dei suoi boscosi e scoscesi pendii ben poco a da offrire allo scialpinista puro. Piu’ in generale questa valle un po come tutte le valli che si rispettino, nell’insieme non manca anch’essa di un suo fascino particolare..dovuto forse anche al fatto che e’ poco frequentata dai noi torinesi, e come tale costituisce un po la novita’ in parte o tutta da scoprire..Della neve non si puo’ che dire male. A parte qualche bella curva limitatamente alla parte alta piu’ ampia su neve gia’ umida, nella parte bassa ma gia’ dal punto dove la dorsale inizia a restringersi considerevolmente senza mai pero’ divenire affilata, tutto un nuotare in un colabrodo unico. Giornata tersa e mite con annuvolamenti parziali nel primo pomeriggio. Con i ciastristi del piemonte nord Carlo e Franco..