- Accesso stradale
- Nulla da segnalare.
Avvicinamento: si ravana nel canalone, ogni tanto si trova qualche ometto e qualche traccia di “sentiero” fino ad arrivare contro la parete.
Via: molto bella, roccia buona o ottima, anche se come sempre nelle Dolomiti occorre fare attenzione.
Impegnativo reperire l’itinerario, occorre una buona relazione. Per il penultimo tiro, quello di VI sostenuto, ci ha salvati la relazione della Scuola Guido della Torre, perché avevamo davanti diverse linee di chiodi e cordini e non si capiva quale fosse quella giusta.
Rientro: non avevamo voglia di fare la ferrata in discesa non sapendo quanto fosse esposta, per cui abbiamo optato per il “sentiero” che fa il giro largo. È segnato con bolli rossi sbiaditi e ometti, si trova abbastanza facilmente ed è stato meno ravanoso di quel che ci aspettassimo. Calcolare due orette dalla punta alla macchina.
Materiale utilizzato: cordini e una serie di friend fino al 2 ma doppiando le misure piccole.
Solo io e Clo in tutta la parete, bella salita ne siamo rimasti molto soddisfatti.