Masca (Playa de) da los Gigantes

Masca (Playa de) da los Gigantes
La gita
andreamilano
4 30/10/2018

Su questo tipo di isole, non è possibile prevedere con esattezza ne il meteo ne l’intensità delle onde. Quindi conviene non progettare nulla e decidere di mattina al giorno stesso della gita.

Noleggio kajak 35 euro per tutto il giorno.

Personale consiglio:
Usare per tutto il tragitto calzature adeguate, anche scarpe da ginnastica nel caso. La cosa più difficile è arrivare e partire da spiagge sassose con onda. Con delle buone suole si evita di scivolare e spaccarsi le ossa.
Portarsi indumenti adeguati tipo una mutina per surfisti. Se durante il percorso, il vento aumenta e incomincia a creare i primi sbuffi bianchi sulle onde, fare IMMEDIATAMENTE dietrofront.

Indi per cui mi dirigo verso il noleggio verso le 11 e tra una cosa e l’altra lascio la spiaggia per le 11.40. E’ la seconda volta che uso un kajak, ma prendo subito confidenza anche perchè il mare è una tavola.

La ragazza del negozio trova poco credibile il fatto che uno senza pratica arrivi fino a Playa de Masca e me lo sconsiglia. Ma io per esperienza preferisco tastare con mano anzichè credere cecamente a sconosciuti.

In un’ora arrivo a Playa de Barranco Seco, nessuna difficoltà, ma la spiaggia è composta da grossi sassi neri e nell’approdo anche con onda leggera, si rischia come niente di spaccarsi le gambe.
Incontro due ragazzi provenienti dal sentiero interno. Dopo una pausa riparto e in un’altra ora arrivo a Playa Masca. Più incassata rispetto alla prima e con una piccola zona sabbiosa con gabbiani dove posso toccare terra ferma con meno problemi.
Non cè anima viva e la sensazione di aver raggiunto un posto inesplorato è forte. Da qui si vedono solo pareti rocciose e mare.
Impressionante è la vista delle scogliere che sempbrano pareti dolomitiche ma composte di colate di lava marrone. La spiaggia è nera.

Alle 15 decido di tornare e incomincio a sentire la stanchezza a schiena e collo, nonostante la corrente mi sia a favore. Faccio una seconda tappa a Playa Barranco Seco, ma l’onda è aumentata e anzichè servirmi da ristoro, mi stanca alcuanto. Rotolo un pò di volte nella risacca e quando finalmente sono sui sassi fatico non poco a trascinare il kajak (pesantissimo) in una zona sicura.

Allora decido di tenermi su le Salomon e di ritornare in acqua senza dolori ai piedi. Ora mi manca ancora un’ora di voga col vento a favore. Ma l’onda che arriva da dietro e inaspettata a volte mi fa quasi ribaltare. In più questo vento continuo con spruzzi del tardo pomeriggio mi fa battere i denti.

Arrivo alle 17.30 sulla spiaggia sfinito e congelato.

Bellissima avventura, mai fatta prima e che mi fa volentieri dimenticare le alpi (momentaneamente).

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