- Accesso stradale
- pulito
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Conoscendo mountain, alias “Gianni il Volpone”, sono andato sul sicuro! Non credevo di divertirmi così tanto come anche gli altri 3 che mi precedevano di almeno 30min. e che ringrazio per la bella traccia. Scendevano mentre io ero a 100mt dalla quota 2300 col grande omettone ben visibile usciti dal bosco. Se, come verrebbe logico si raggiunge questa quota sulla cresta, la difficoltà sale a BS, gli ultimi 200mt. si impennano e nelle attuali condizioni alternano tratti di farina a tratti di placche compatte che, per stare sul sicuro, ho percorso con i coltelli. Nella parte bassa non ho seguito la traccia dei 3 che mi precedevano i quali hanno raggiunto l’alpe Praverano ma, prima di questa ho preso la traccia che usciva dalla strada salendo direttamente nel rado bosco, ben fatta che mi ha portato alla baita diroccata esattamente dove la sterrata proveniente da S. Chiara, si immette nel vallone dell’Avanzà. Da li, sempre in verticale sul dosso si arriva verso sx all’ampio pendio aperto rivolto a NE dove ho incontrato la bella traccia proveniente dal Praverano seguendola fino in vetta. In discesa invece, seguendo le tracce dei predecessori, fatto il canalone che porta all’alpe Praverano, molto bello con farina vecchia un po’ pressata ma ben sciabile con decisione. Dall’alpe verso sx si va nel bosco semi fitto ma divertentissimo per la poca farina sopra ad un fondo duro. Dalla casa si rientra sulla strada ed in breve all’auto. Io ho parcheggiato 200mt. a monte della partenza della strada innevata, all’inizio di Bar Cenisio dove lo spazio non manca, discendendo la statale a piedi per 5 min. a differenza di altre 2 auto alla partenza che ingombravano praticamente la carreggiata! Bella gita da intenditori, grazie Gianni.