Marta (Cima e Balcone di) dalla Valle Roya

Marta (Cima e Balcone di) dalla Valle Roya
La gita
giada
5 01/11/2009

Fatta una variante per la discesa con ascensione alla Pointe de Lugo m.1929:
Dal Balcone di Marta scesi sotto all’osservatorio per tracce, proseguito nel canale erboso, poi tagliato verso una delle entrate dell’opera fortificata del Balcone di Marta posta nel castello roccioso dopo l’intaglio (quota m.1998) che si vede a destra del Balcone salendo dal Gereone. (si vede in basso di fronte a noi, sud, quando si è sull’osservatorio del Balcone di Marta)
Proseguito sul fianco est della montagna subito sotto alle rocce sempre su tracce, poi attraversato per ripide chine erbose fino alla Baisse de Pourtiguère, da li passati sul fianco ovest sfruttando un sentierino fino alla Baisse de Chiay. Per crinale fino alla vicina Pointe de Lugo. Bel panorama, ometto e croce di legno di fortuna.
Dalla cima ritorno alla Baisse de Chiay e per sentierino (scomparso in più punti) giù nel bosco di larici, ovest, a scendere sulla strada proveniente dalla Baisse de Lugo, a questo punto seguendola si ritorna alla bassa del Gereone. In questo modo il dislivello totale si aggira sui 1200 m circa in totale. Sconsigliato in caso di nebbia, neve e bagnato e a chi non è a proprio agio a attraversare su ripidi fianchi di erba lunga e scivolosa, tratto di EE.

Arrivati alla Bassa del Gereone con la nebbia che avvolgeva tutto, quasi convinti a cambiar zona e dirigerci verso Casterino illuminato dal sole, quando il sole ha spazzato via tutto regalandoci una bellissima giornata.
Quattro Francesi oltre a noi verso Cima Marta, loro son scesi verso la Tete della Nava. Noi invece siamo andati al Balcone di Marta. Qui ora vorrei dilungarmi un attimo per dare un’idea di cosa abbiamo sotto ai piedi:

Il Complesso fortificato del Vallo Alpino del Littorio formato dalla 605° Batteria in caverna Sempre Pronta del Balcone di Marta, dall’osservatorio e dai centri di resistenza 35 e 35 Bis dove era ubicato il comando del 13° Caposaldo Marta facente parte del Sottosettore V/B Marta. Il complesso era armato con 4 cannoni da 75/27 mod. 906 in casamatta, 5 mitragliatrici Fiat 14/35 in casamatta e 3 fucili mitragliatore nelle finestre garitte delle porte di ingresso dell’opera. L’opera è del tipo Circolare 200 e aveva di presidio 151 militari tra truppa, ufficiali e genio. Incrociava il tiro con la 606° Batteria Sempre Pronta Sapelli situata sotto il Monte Agnellino. Venne costruita all’inizio degli anni trenta.
L’Opera realizzata ha un notevole sviluppo ed è tra le maggiori di tutto il Vallo Alpino, scende nella montagna e va a inoltrarsi fino al castello roccioso per andare a controllare la Bassa di Giasque con uno sviluppo di gallerie di circa 1500 metri su un dislivello di circa 100 metri con circa 600 scalini. L’osservatorio è ora chiuso perchè ospita un ponte radio, il resto dell’opera è aperto e visitabile e richiede circa 2 ore – 2 ore e trenta per una visita completa e l’utilizzo di potenti pile.
Nei pressi sono presenti numerose altre opere del Vallo Alpino.

Bene, dopo questa divagazione storica proseguo con il nostro giro che invece di ritornare sulla cresta di Rionard scende al castello dopo la selletta, prosegue come da descrizione che ho dato su ripide chine erbose per arrivare fino alla Pointe de Lugo. Bellissimi e magici i colori autunnali in una solare giornata novembrina.
Giornata subito fresca, poi ventilata e fredda, un mare di nuvole sotto di noi hanno nascosto il mare Ligure ma reso tutto più surreale: il Toraggio per tutto il giorno ha troneggiato come si compete a un Re su tutto il mare di nuvole.
Ritorno sulla strada che porta al Gereone in una autentica giornata del primo di novembre immersi in una magica nebbia che ha reso tutto ovattato.
Bellissima cavalcata sulle orme di una mia vecchia grande passione in compagnia di Gabriella e Robi che saluto e ringrazio per la bella giornata passata assieme!

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